Un uomo sintonizzato con il
Cuore di Gesù
Vittima
delle persecuzioni religiose in Francia, all’inizio del secoloXX, questo
bretone tutto d’un pezzo, appena arrivato nel Québec nel 1903 si dedica a
predicare il Vangelo opportunamente e inopportunamente. Da grande oratore, sa
mettere in pratica in motto degli Oblati: “ mi ha inviato ad evangelizzare i
poveri”. La sua fede profonda gli permette di riunire ogni anno grandi folle e
“prendere la città di Québec per la festa del Sacro Cuore. Ispirandosi al
Vangelo, che conosceva a fondo, può farsi ascoltare per ore da operai, giovani,
sacerdoti, religiose contemplative e
altri.
Tutti i
primi venerdì del mese, per 25 anni, riusciva a realizzare l’impressionante
prodezza di riunire per un’ora di adorazione circa 2000 operai in tuta da
lavoro. Nel 1923 fonda la casa di esercizi spirituali Gesù Operaio dove
riunisce fino alla sua morte di uomini e giovani. Possiede il dono di accattivarli
fino al punto da guadagnarli al Cristo e molto spesso far di loro dei veri
apostoli. Una lista incompleta ci documenta il numero di 80 sacerdoti in cui ha
suscitato la vocazione, di una trentina di religiosi e di più di un centinaio
di religiose.
Pescatore di uomini in una locomotiva
Un apostolo
di questa tempra, lo si può immaginare facilmente, non si scompone davanti a
nessun ostacolo quando si tratta di guadagnare anime a Dio. Incontra un giorno
in una piazza una buona signora il cui marito lavora come macchinista di una
locomotiva a vapore. “Se per caso vi incontrate con mio marito, gli dice,
tentate di convincerlo che “faccia la Pasqua...adduce sempre che non ha tempo”.
Alcuni giorni dopo l’Oblato aspetta il treno
sulla banchina della stazione La Perade. Durante i pochi minuti di
fermata, il padre riconosce l’uomo ritto sul cavallo di acciaio. “Arturo,
scendi un istante, devo parlarti”. “Impossibile, Padre, non ho tempo, parto fra
due minuti”. Molto bene, lasciami salire da te”. Il Padre sale gli scalini
della macchina. In un istante si trova vicino al suo uomo. Il treno parte e
Arturo riscalda la caldaia della macchina. Tra una palata e l’altra di carbone
l’Oblato riscalda la coscienza di Arturo, riportandolo nella misericordia del Sacro
Cuore. Due giorni dopo, la stessa locomotiva cadeva in una insenatura del porto
di Québec trascinando verso la morte il penitente dell’antivigilia.
Un’altra
avventura interessante accade in Francia, alla periferia di Parigi. Durante un
viaggio in Europa, il P. Lelièvre è invitato a parlare a dei comunisti in un
magazzino qualsiasi. Gli offrono come tribuna un fusto di petrolio. Durante più
di un’ora riesce ad accattivarsi un centinaio di “bravi cuori”. Un’altra volta
li fa ridere a crepapelle, piangere, riflettere ed entrare in se stessi. Dopo
un’ora si elevano grida da questa quella folla esultante: “Basta, basta!”
L’oblato crede di aver sbagliato il tiro... invece no, essi cercavano solo
lasciarlo riposare, servirgli vino e rilanciarlo di nuovo. Finalmente, “si fa
girare il cappello”. Il Padre non è d’accordo, però lo obbligano a pendere i
210 franchi da questi operai rapiti ed entusiasti. Conservi questo per lei, gli
dicono, e ci permetta di fare uno stampo di prete come lei.
La sua Causa di
Canonizzazione si trova a Roma nella fase apostolica
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